DICHIARAZIONE POLITICA AMBIENTALE COMUNE DI SORI

(approvata con DGM n. 57 del 26/07/2018)

La peculiarità del Comune di Sori è la coesistenza di ambienti estremamente vari: si passa dal caldo ed assolato ambiente caratterizzato dalla macchia mediterranea agli ambienti freschi ricoperti da boschi.
Si intrecciano la cultura del castagno con quella dell’ulivo, le tradizioni contadine con quelle legate al mondo della pesca ed alle tradizioni marinare.
La presenza di una spiaggia di grandi dimensioni in un piccolo comune è infatti una particolarità rara per la costa del levante ligure.  
 
L’obbiettivo dell’Amministrazione è quello di creare una rete di azioni volte a legare le politiche ambientali a quelle culturali, sociali ed economiche per realizzare eccellenze ambientali sul territorio e condividerle con gli altri Comuni facenti parte dell’Unione dei Comuni del Golfo Paradiso.
 
Il Comune di Sori pertanto fa propri i seguenti punti di azione:
 
1) Migliorare il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani, con particolare attenzione alla loro differenziazione e agli obiettivi di riutilizzo, recupero e riciclo.
2) Analizzare la gestione delle risorse energetiche al fine di studiare le possibilità di riduzione dei consumi; partecipare in modo consorziato con altri enti alla attivazione e sviluppo di concrete politiche rivolte verso sistemi di produzioni di energia da fonti rinnovabili
3) Tutelare e valorizzare la ricchezza ambientale del Comune assicurando una attenta manutenzione del territorio e favorendone la fruibilità attraverso la promozione di forme di turismo sostenibile;
4) Attuare politiche di sensibilizzazione verso la cittadinanza rivolte al risparmio della risorsa acqua;
5) Promuovere l’introduzione di requisiti di preferibilità ambientale nella scelta di beni e servizi sviluppando politiche di acquisto “verde” per contenere gli effetti ambientali derivanti dalle attività del Comune
6) Rendere pubbliche le informazioni necessarie alla descrizione degli effetti sull’ambiente delle attività gestite e/o controllate svolte nel territorio di competenza.
7) Favorire la partecipazione dei cittadini alle buone pratiche ambientali promosse dal Comune attraverso attività di sensibilizzazione e incentivazione;
8) Coinvolgere nella gestione ambientale i propri fornitori, appaltatori e sub fornitori e sviluppare la collaborazione e le sinergie con gli altri Enti locali;
9) Programmare una puntuale ed efficace informazione e formazione del personale per migliorare il livello di consapevolezza e responsabilità verso la sostenibilità ambientale al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
10) Integrare sempre più le proprie politiche e risorse con gli altri comuni dell’Unione per incrementare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità della propria azione amministrativa in campo ambientale.
 
 
Il Comune di Sori intende adoperarsi affinché le proprie attività siano svolte nel massimo rispetto di una concreta “politica ambientale” e nel rispetto dell’alto valore di pregio del territorio finalizzate al miglioramento continuo ed alla prevenzione dell’inquinamento, conseguentemente l’Amministrazione Comunale si impegna:
 

  •   A mantenere efficiente il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) secondo i   requisiti della norma UNI EN ISO 14001:2015.
  •  A mettere a disposizione risorse e competenze adeguate e ad attribuire poteri e responsabilità in materia ambientale per definire le procedure necessarie ad un corretto ed efficace funzionamento del proprio Sistema di Gestione Ambientale.
  •  A garantire che le proprie attività vengono condotte nel tempo, con il rigoroso rispetto, di tutte le normative ambientali attinenti al proprio campo di azione, nonché di tutti i Regolamenti e di tutte le Norme che riguardano la protezione dell’ambiente,
  •  A migliorare la propria efficienza ambientale in modo continuativo, valutando di volta in volta la praticabilità economica delle migliori tecnologie disponibili
  •   Ad adoperarsi con gli altri Comuni dell’Unione per definire, sviluppare ed implementare una politica ambientale comune, sempre più rispondente agli obiettivi strategici qui indicati.

 

Sori, 26 Luglio 2018

 

 

CAMPO DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DEL COMUNE DI SORI - rev. n. 1 del 21.03.22 

(approvato con DGM n. 23 del 05/04/2022)

Il contesto del Comune di Sori

Territorio

L’abitato principale di Sori si sviluppa allo sbocco dell’omonimo torrente e si allunga verso l’entroterra fino a raggiungere l’alta Val Fontanabuona, dove sono presenti numerose località minori (frazioni di Canepa, Capreno, Lago, Levà, San Bartolomeo, Sant’Apollinare, Sussisa e Teriasca). Gli abitanti complessivi sono circa 4600, di cui quasi la metà presenti nel borgo del capoluogo.

Il territorio è prevalentemente montuoso, raggiungendo circa 900 m di altitudine con il monte Becco, e collinare, caratterizzato dalle tipiche sistemazioni a fasce, coltivate in particolare a ulivi nei versanti a mare. La costa è quasi esclusivamente rocciosa, con alte e ripide scogliere, ad eccezione dell’ampia spiaggia del capoluogo.

Sul territorio scorre il torrente Sori, il cui bacino è delimitato dal bacino del torrente Poggio a Ovest, dal bacino del torrente Bisagno a Nord - Ovest, dal bacino del torrente Lavagna a Nord-Est, dal bacino del torrente Recco a Est, dal Mar Ligure a Sud. L’area complessiva del bacino è circa 13 km2; il suo territorio appartiene amministrativamente ai Comuni di Sori e Pieve Ligure. Il bacino risulta fortemente urbanizzato nella parte valliva per una fascia di circa 0.5 km a monte della linea di costa. La parte terminale dell’asta del torrente è interessata, da monte verso valle, dall'attraversamento dell'Autostrada Genova-Livorno (A12), dalla strada comunale per località Lago, dalla linea ferroviaria Genova-Pisa e, in prossimità della foce, dalla Strada Statale n.1 Aurelia. Oltre a quello del capoluogo di Sori, ubicato in prossimità della linea di costa, i principali nuclei abitati presenti all’interno del bacino sono quelli di Lago, Capreno, Canepa, Sussisa e Teriasca. L’area presenta alcune pendenze significative, in particolare sul versante destro del torrente.

A livello generale il bacino è predisposto a erosione diffusa ed a movimenti franosi superficiali ma non si rilevano depositi alluvionali importati né depositi anomali di materiale grossolano. I principali movimenti franosi pregressi si osservano in corrispondenza degli abitati di Levà e di Capreno, inoltre nel bacino è presente una discarica di inerti, ubicata sul rio Cortino, a valle dell’abitato di Teriasca, probabilmente nata come deposto di marino delle gallerie autostradali, presenta un piede molto acclive ed oggi è utilizzata per attività sportive.

Relativamente al rischio idraulico il Piano di Bacino ha messo in evidenza alcune zone di attenzione: tratto terminale del torrente Sori, il tratto a valle della confluenza con il rio Cortino, alcune zone puntuali sul rio Levà.  Da un punto di vista idrogeologico l’abitato di Levà, l’abitato di Capreno, la parte settentrionale dell’abitato di Sussisa rientrano nella classe di rischio R3 (rischio potenziale alto) in quanto nuclei abitati ricadenti in zone interessate da frane non attive oppure aree che, seppure caratterizzate da una ridotta urbanizzazione, sono interessate da frane attive o comunque frequentemente riattivate.

 

Organizzazione

A livello generale il Comune segue le pratiche amministrative inerenti i seguenti settori:

  1. Contabilità dell’ente
  2. Lavori pubblici (appalti, gestione ed approvazione lavori, contabilità, incarichi di progettazione)
  3. Urbanistica ed edilizia privata
  4. Ambiente
  5. Turismo
  6. Tributi
  7. Gestione del personale
  8. Accordi di programma e convenzioni (partecipazione in forma associata a progetti comuni con altri enti sia per la promozione del territorio che per la richiesta di finanziamenti)
  9. Commercio e pubblici esercizi

 

In tale contesto le questioni, interne ed esterne, rilevanti per il Comune risultano essere:

Dimensioni del contesto

Questioni

Interazioni con SGA

Ambientale

Organizzazione servizio rifiuti e raccolta differenziata

Programmazione e controllo attività, monitoraggio prestazioni

Obblighi di conformità

Ciclo idrico integrato (acquedotto e depurazione)

Monitoraggio delle prestazioni, controllo del servizio

Attività di manutenzione e servizi sul territorio (fornitori esterni)

Controllo e sorveglianza delle attività affidate e delle prestazioni

Obblighi di conformità

Cantieristica e appalti pubblici

Controllo e sorveglianza degli aspetti ambientali dell’appalto

Obblighi di conformità

Fenomeni di dissesto idrogeologico

Controllo del territorio e gestione segnalazioni, gestione emergenze

Organizzativo

Pianificazione e programmazione territoriale (PUC e altri strumenti attuativi)

Obblighi di conformità, comunicazione verso le parti interessate

Regolamentazione comunale e procedimenti autorizzativi

Obblighi di conformità, comunicazione verso le parti interessate

Normativo

Legislazione comunitaria, nazionale e regionale cogente

Obblighi di conformità

Standard volontari (ISO 14001)

Obblighi di conformità

Protocolli di intesa e accordi di programma con le parti interessate

Obblighi di conformità

Socio-economico

Organizzazione del servizio scolastico e del trasporto

Obblighi di conformità

Richieste delle parti interessate

 

Le parti interessate

Nell'ambito del contesto analizzato al punto precedente, il Comune di Sori ha individuato le parti interessate rilevanti e le aspettative e bisogni di ciascuna. 

Parti interessate/Dimensioni del contesto

Aspettative/bisogni (correlate alle prestazioni ambientali del Comune)

Obblighi di conformità del Comune nei confronti delle parti interessate

ATO Genova Est e Gestori operativi ATO

(contesto ambientale e organizzativo)

Scambio di informazioni su disservizi e risultati della gestione

 

Gestore servizio RSU e differenziata

(contesto ambientale e organizzativo)

Rispetto delle disposizioni del capitolato (comportamento dell’utenza)

 

Personale dell’Ente

(contesto organizzativo)

Miglioramento organizzativo e gestionale

Fornire risorse, formazione e informazione

Fornitori di servizi e beni

(contesto ambientale e organizzativo)

Chiara definizione delle specifiche tecniche e delle modalità di svolgimento delle attività, con particolare riguardo ai requisiti ambientali

 

Residenti, turisti, operatori economici

(contesto socio-economico)

Qualità e adeguatezza dei servizi ambientali

Organizzazione del servizio di raccolta differenziata, risposta alle istanze ricevute in materia ambientale

Comitati spontanei

(contesto socio-economico)

Considerazione istanze

Da definire caso per caso, in funzione delle istanze presentate

Enti locali, Città Metropolitana e Regione

(contesto normativo e organizzativo)

Collaborazione, partecipazione

Rispetto di accordi, protocolli di intesa, processi partecipati, piani

Enti di controllo e verifica (ARPAL, ASL, ecc.)

(contesto normativo e organizzativo)

Collaborazione

 

 

Scopo e campo di applicazione

Dall’analisi del contesto e degli obblighi di conformità che il Comune si è assunto nei confronti delle parti interessate giudicate rilevanti, il campo di applicazione del Sistema di Gestione Ambientale è riferito alle seguenti attività comunali:

  • pianificazione e tutela del territorio
  • gestione delle infrastrutture e del patrimonio immobiliare in uso
  • gestione della viabilità
  • servizio di polizia locale, controllo del territorio e protezione civile
  • gestione del servizio RSU
  • partecipazione all’ATO Genova Est che gestisce il Servizio Idrico Integrato
  • servizi alla cittadinanza in materia di istruzione, cultura, sport, turismo e sociale
  • gestione delle relazioni con il pubblico

 

Il Sistema di Gestione Ambientale del Comune, sviluppato in conformità ai requisiti della norma UNI EN ISO 14001:2015, si applica:

  • a tutti i servizi erogati direttamente dal Comune che determinano un impatto ambientale reale o potenziale sull’ambiente e che determinano consumi di risorse
  • alle attività di controllo che il Comune esercita su attività affidate a terzi che possono determinare un impatto sul territorio amministrato
  • alle attività di amministrazione e controllo del territorio che istituzionalmente gli competono.

 

Le attività e i servizi del Comune vengono erogati nella sede municipale sita in via Stagno 19.

 

Il presente documento è disponibile per le parti interessate che ne facciano richiesta e soggetto a verifica annuale della sua adeguatezza nell'ambito del Riesame del Sistema.

 

 

 

 

 

 

Terre e rocce da scavo
“È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPR n. 120 del 13/06/2017  che stabilisce la nuova disciplina sulla gestione delle terre e rocce da scavo, in vigore dal 22/08/2017.
Il regolamento riunisce in un unico testo le regole sul riutilizzo delle terre e rocce da scavo come sottoprodotti abrogando sia il DM 161/2012 sia l’art. 41bis del D.L. 69/2013 convertito in L. 98/2013.
Regolamenta inoltre l’utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti (art. 185 c.1, lett. c) e le terre e rocce provenienti dai siti oggetto di bonifica e introduce infine un apposito regime per il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate come rifiuti.
Alla luce di tale regolamento, la situazione che si viene a delineare per assoggettare i materiali da scavo al regime di cui all’art. 184bis del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. (quindi al regime dei sottoprodotti e non a quello dei rifiuti) è la seguente:
per le terre e rocce da scavo prodotte in cantieri di grandi dimensioni, ossia maggiori di 6000 mc prodotti in opere/attività soggette a valutazione d'impatto ambientale (VIA) o ad autorizzazione integrata ambientale (AIA), il riferimento è rappresentato dagli articoli di cui al Capo II del DPR (art. 8-19). Per tali tipologie è prevista la presentazione di un Piano di Utilizzo il cui iter procedimentale è soggetto alla disciplina dettata dagli articoli di cui sopra.
per le terre e rocce da scavo prodotte in cantieri di piccole dimensioni, ossia non superiori a 6000 mc comprese quelle prodotte in opere/attività soggette a VIA/AIA, il riferimento è rappresentato dagli articoli di cui al Capo III del DPR (art. 20-21). Per tali tipologie è prevista la presentazione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi del DPR 445/2000 secondo le modalità dettate dagli articoli 20 e 21.


per le terre e rocce da scavo prodotte in cantieri di grandi dimensioni non sottoposti a VIA/AIA, ossia maggiori di 6000 mc prodotti in opere/attività non soggette a VIA/AIA, il riferimento è rappresentato dal Capo IV del DPR che richiama gli art. 20 e 21. Pertanto, anche per queste tipologie è prevista la presentazione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi del DPR 445/2000 secondo le modalità dettate dagli articoli 20 e 21.
Nelle disposizioni transitorie vengono fatti salvi i piani di utilizzo già approvati prima dell’entrata in vigore del regolamento  che quindi restano disciplinati dalla previgente normativa; i progetti per i quali alla data di entrata in vigore è in corso una procedura ai sensi della normativa previgente restano disciplinati da quest’ultima, fatta salva la facoltà di presentare entro 180 giorni dal 22/08/2017, il piano di utilizzo o la dichiarazione sostitutiva ai sensi del nuovo regolamento.
L’art. 4 del DPR 120/2017 stabilisce i requisiti generali affinchè le terre e rocce da scavo possano essere sottoposte al regime dei sottoprodotti.
Per i cantieri di piccole dimensioni e di grandi dimensioni non sottoposti a VIA/AIA la sussistenza di tali requisiti è attestata attraverso la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa ai sensi del DPR 445/2000, con la modulistica riportata in Allegato 6.

La dichiarazione deve essere presentata, anche solo in via telematica, al Comune di SORI e all’ARPA territorialmente competente almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori di scavo.
L’art. 7 del DPR stabilisce che l’utilizzo delle terre e rocce da scavo deve essere attestato entro il termine di validità della dichiarazione con la trasmissione, anche solo in via telematica, del modulo di cui all’Allegato 8  all’Arpa competente per il sito di destinazione, al comune del sito di produzione e al comune del sito di destinazione. L’omessa dichiarazione di avvenuto utilizzo entro tale termine comporta la cessazione, con effetto immediato, della qualifica delle terre e rocce come sottoprodotto.
Per quanto riguarda ARPAL la dichiarazione iniziale e la dichiarazione di fine utilizzo, firmata e con allegata fotocopia del documento d’identità del soggetto dichiarante, deve essere presentata al Dipartimento ARPAL territorialmente competente, trasmessa via PEC o consegnata a mano direttamente all’Ufficio Protocollo del singolo Dipartimento provinciale Arpal”